Per. Ind. Loris Batacchio <lorisbatacchio@dentroefuori.it>

mercoledì 6 febbraio 2002 16.12

free.it.discussioni.periti-industriali

Riflessione sullo svilimento della professione.

 

Che il CNI per gli ingegneri e il CNPI per i periti industriali abbiano in
mente la sola tutela per chi progetta RISPETTIVAMENTE CEMENTO ARMATO E
MODESTE COSTRUZIONI CIVILI, è tristemente dimostrato dai fatti.
Le sole proposte di legge depositate agli atti del parlamento riguardano
solo questi aspetti della nostra professione che -a mio avviso- vengono
comunque affiancati a sproposito a quelli di altre categorie dalle
peculiarità molto diverse (vedi geometri).
I tecnici impiantisti da un ruolo iniziale ASSENTE sono passati a ricoprire,
con la L. 46/90 ambiti pur sempre ritenuti COMPLEMENTARI o MARGINALI e la
dolosa NON CHIAREZZA delle competenze, riportata sul DPR 447/91 ha
contribuito a fare il resto.
Tecnici impiantisti visti come "impiccio" burocratico da eliminare o
emarginare il più possibile.
<<...Gli impianti ? La L. 10 ? Si autocertifica tutto prima dei lavori ! E
dopo ?.... Dopo si vede.... anzi non si deve vedere più niente oltre alla
"dichiarazione" dell'installatore....>>
Insomma: fatte le leggi, trovato l'inganno ! La 46/90, infatti è una legge
fatta da e per gli installatori, NON per i tecnici e tanto meno per la
sicurezza !
Ma i Consigli Nazionali non sono i soli colpevoli. Laddove avremmo potuto
ampiamente tutelarci -nelle sedi opportune- ci siamo fatti anche buggerare e
dettare le regole dalla confindustria e della confartigianato.
Il CEI (e non la Confederazione Episcopale Italiana !), ma anche l'UNI nelle
loro NORME peraltro NON GRATUITE abitualmente CONSIDERANO nelle parti
riguardanti I CONTROLLI E LE VERIFICHE PERIODICHE SUGLI IMPIANTI (ad esempio
nei luoghi ad uso medico) i soli installatori come se questi fossero PER
LEGGE abilitati a compiere tale attività.
Il bello è che sia nel CEI che nell'UNI vi sono dei COLLEGHI ing. e periti
industriali chiamati a collaborare nei diversi comitati.
Insomma, un autogol fatto quasi in casa !
Con il DPR 462/01 è stato poi raggiunto il colmo: INSTALLATORI CHE:
- installano;
- autodichiarano;
- verificano;
- omologano
ai fini della sicurezza, gli impianti da essi stessi realizzati ! Non si sa
con quale criterio di legge e quale cognizione si possa attribuire a
SOGGETTI ARTIGIANI compiti che sono ESCLUSIVAMENTE RISERVATI (per legge)
ALLE PROFESSIONI INTELLETTUALI degli ingegneri e dei periti industriali.
Inoltre, sempre il 462/01 ESCLUDE i professionisti dalle verifiche
periodiche nei luoghi di lavori a favore di ASL, ARPA e "enti notificati
UNI-CEI" (?????).
Come per dire: Cari professionisti, vi abbiamo fregato, vi stiamo ancora
fregando e per il futuro cercheremo di togliervi dai c....... !

Quindi, alla luce di questa riflessione, ritengo che l'attuale opera di
vivace protesta intrapresa dai tecnici impiantisti in questo periodo DEBBA
estendersi anche nei comitati tecnici CEI e UNI affinchè ricordino che
ESISTONO ANCHE I PROFESSIONISTI e non solo la confindustria, soprattutto
quando devono VENDERE le loro norme che noi, da bravi bambini, puntualmente
DOBBIAMO acquistare !

Mi piacerebbe ricevere SUL NG:
free.it.discussioni.periti-industriali
il parere di colleghi non solo periti industriali ma anche ingegneri al
riguardo, al fine di stendere un eventuale documento ufficiale di protesta
da pubblicare e far inviare da TUTTI I COLLEGHI ai comitati tecnici.

In fondo ne va del nostro futuro che continuo a vedere nero...

Saluti

Loris

TORNA